La promessa dell'immortalità basta a mettere in piedi una religione.
Le religioni storiche mondiali portano nel sangue un presentimento delle insidie della massa. Ciò che esse desiderano è, al contrario, un gregge duttile. È consueto considerare i fedeli come pecore e lodarli per la loro ubbidienza.
Una noia mortale emana da quelli che hanno ragione e lo sanno.
Gli unici esseri umani che trovo noiosi sono i parenti.
Per quanto sgradevoli siano i nemici, non diventeranno mai noiosi come i seguaci.
Chi ha avuto successo non ode che gli applausi. Per il resto è sordo.
L'uomo è il principio della religione, l'uomo è il centro della religione, l'uomo il fine della religione.
La religione è la reazione totale di un uomo alla vita.
Non è strano che gli uomini combattano tanto volentieri per una religione e vivano così malvolentieri secondo i suoi precetti?
La religione è una delle più grandi invenzioni che mai si siano avute sulla terra.
Un uomo può ignorare di avere una religione, come può ignorare di avere un cuore. Ma senza religione, come senza cuore, un uomo non può esistere.
Non sono le parti della Bibbia che non capisco quelle che mi preoccupano, sono le parti che capisco.
Che magnifici sciocchi fa degli uomini la religione!
Mio padre ha preso da sua zia Mary. Rifiutava la Bibbia perché diceva che il personaggio centrale non era assolutamente credibile.
Il senso del culto religioso è di influenzare e di esorcizzare la natura a vantaggio dell'uomo, cioè di imprimerle delle leggi che essa di per sé non possiede; mentre nel nostro tempo si vogliono conoscere le leggi della natura per adattarsi a esse.
Nessuna religione ha mai potuto fare a meno di promettere "ricompense", sia che queste si riferissero all'aldilà che all'aldiquà; l'uomo infatti è avido, e gratis non fa niente.