Disperazione, l'unica forma disinteressata di esistenza.
La parola libertà serve a esprimere una tensione importante, forse la più importante. L'uomo vuole sempre andare via, e se il luogo dove si vuole andare non ha nome, se è indefinito, senza confini, allora lo si chiama libertà.
Si muore troppo facilmente. Dovrebbe essere molto più difficile morire.
Il poeta vive di esagerazioni e si fa conoscere per mezzo di fraintendimenti.
Gli occhi molto belli sono insostenibili, bisogna guardarli sempre, ci si affoga dentro, ci si perde, non si sa più dove si è.
Maledetta sia la vendetta, e se massacrano il mio fratello prediletto non voglio vendetta, voglio altri uomini.
Quando un uomo è entrato nella zona estrema della disperazione, niente più nella sua vita è casuale.
La lotta e la ribellione comportano sempre una certa dose di speranza, mentre la disperazione è muta.
In breve, la disperazione cerca il proprio ambiente così infallibilmente come l'acqua cerca il proprio livello.
Nessuno ci vendicherà:la nostra pena non ha testimoni.
Molte persone non pregano, supplicano soltanto.
Nessuno ha il diritto di mettersi a sedere e sentirsi disperato. C'è troppo lavoro da fare.
È sempre svantaggioso combattere contro chi non ha nulla da perdere.
Il brigantaggio non è che un accesso di eroica follia, e di ferocia disperata: un desiderio di morte e distruzione, senza speranza di vittoria.
La noia è un male che non deve essere preso alla leggera. Può portare alla fine alla vera disperazione. L'autorità pubblica prende contro di essa ovunque delle precauzioni, come contro altre calamità universali.
I ritorni sono un susseguirsi di speranze velate di disperazione.