Dare un nome alle cose è la grande e seria consolazione concessa agli uomini.
Il santo: passa la vita a illustrare le infinite cose che in nessun caso è disposto a fare.
Dall'equilibrio fra sapere e ignoranza dipende quanto si è saggi.
Soltanto il sapere che esita conta. Questo è ciò che, più di ogni altra cosa, manca al computer: l'esitazione.
Ognuno dovrebbe vedersi mentre mangia.
I morti si nutrono di giudizi, i viventi di amore.
Nominare una cosa è conservarle il pieno valore e spogliarla del suo aspetto terrifico.
Un nome qualunque non esiste, per così dire non si dà in natura: ogni nome reca una certa carica di destino.