La superstizione è la religione degli spiriti deboli.
Come le altre semplici astrazioni, non si può trovare la libertà in astratto.
L'uso della sola forza non ha che un effetto temporaneo. Può soggiogare per un po', ma non toglie la necessità di soggiogare di nuovo: e non si può governare una nazione che deve essere sempre riconquistata.
L'umanità è una mandria di esseri che devono essere governati con la frode, l'inganno, e con lo spettacolo.
Non si può mai pianificare il futuro pensando al passato.
Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione.
L'uomo non vive d'altro che di religione o d'illusioni.
Le religioni sono come le lucciole: per risplendere esse hanno bisogno dell'oscurità.
L'abolizione della religione come felicità illusoria del popolo è necessaria per la sua felicità reale.
La religione e il clero sono state e forse resteranno, ancora per lungo tempo, tra i più importanti nemici del progresso e della libertà.
La religione cristiana è la religione delle cose impossibili; la giudaica, è religione da fanciulli; la maomettana, da porci.
Le strane religioni e le loro antiche armi contano poco contro un folgoratore al fianco!
La religione è il sospiro di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito.
Il vero problema non è la libertà delle religioni ma la libertà dalle religioni.
Un po' di filosofia porta la mente degli uomini all'ateismo, ma molta filosofia riporta le menti degli uomini verso la religione.
La religione non è, né può essere, l'identità omnicomprensiva di un individuo.