Il pedaggio per andare avanti con la propria vita è l'indifferenza.
Sbarazzarsi del passato era solo un modo per non dover ammettere il proprio fallimento. E il futuro che fra poco tutti avrebbero accolto con tanta gioia, tempo dodici mesi sarebbe diventato vita inutile da dimenticare.
L'unico loro desiderio non era rassegnarsi, ma poter smettere di sperare. Perché la speranza uccide più lentamente.
La salute è quel qualcosa di intangibile per la quale la gente spende con riluttanza il minimo indispensabile per mantenerla ma per la quale spenderebbe fino all'ultimo centesimo per riconquistarla una volta che l'abbia perduta.
Passare senza ascoltare il dolore della nostra gente, senza radicarci nella loro vita, nella loro terra, è come ascoltare la Parola di Dio senza lasciare che metta radici dentro di noi e sia feconda. Una pianta, una storia senza radici, è una vita arida.
Nell'indifferenza etica crescono i pregiudizi, nell'ignoranza si cementano gli odi e i sospetti; nella perdita dei valori della cittadinanza, scritti mirabilmente nella nostra Costituzione, fermentano i germi di nuove violenze.
Sul piano della gestione del potere non occorrono delle capacità, ma una particolare forma di alienazione molto efficace.
Come venti e tramonti, le cose selvagge furono prese per garantite fino a che il progresso non iniziò a fare a meno di esse.
Quanto soffriamo per la gente che muore. Quanto siamo indifferenti a come vive.
L'indifferenza attiva a ciò che è importante è un dovere.
Trattino altri del governo, del mondo e di monarchie.Mentre le giornate mie governano burro e pane,marmellata e acquavite, le mattine dell'inverno;me ne infischio della gente.
Rimanere in silenzio vuol dire essere passivi.
Non ho mai pensato al percorso della mia carriera, nel bene e nel male.