Perfino i ciechi sentono il bisogno di guardarsi intorno.
Le chiacchere privilegiano certe orecchie. Vanno come le mosche alle latrine.
La tolleranza perde l'aureola se premia la mediocrità.
Tutti vanno oltre o raccontano di andarci. Adesso il problema è oltrepassare in fretta l'ondata di oltrismo.
Parlano poco per essere amici, troppo per essere innamorati.
Tra politologia e parapolitologia, ahimè trionfante, corre più o meno la differenza che passa tra noia e paranoia.
Si guarda meno ciò che si vede che ciò che si spera.
È meglio farsi guardare tutta che non essere vista per niente.
È difficile notare quello che vedi tutti i giorni.
Per non vedere non è obbligatorio essere ciechi o chiudere gli occhi.
Non guardare gli uomini piccoli che ti girano intorno, ma guarda l'uomo grande che è in te.
Chi vuole guardare bene la terra deve tenersi alla distanza necessaria.
Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
Il solo vero viaggio, il solo bagno di Giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi.
Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo.