A volte, l'indifferenza è un rinnovato segno d'interesse.— Dino Basili
A volte, l'indifferenza è un rinnovato segno d'interesse.
Vestito. Il vestito riesce a diventare di pessimo gusto in un lampo. Basta che l'indossi una rivale.
A trent'anni ha sposato una donna bella e un po' sciocca. A cinquanta vorrebbe tornare indietro e sceglierne una intelligente e bruttina. All'ipotesi di una moglie bella e intelligente non ha mai pensato.
Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.
Dagli amici si vogliono critiche impietose che poi non si perdonano.
I giornali si dividono essenzialmente in due gruppi: quelli di partito e quelli di parte.
La vanità preferisce vedere nell'indifferenza una forma latente di inimicizia.
I due nuovi arrivati si guardarono intorno, come prede accerchiate, ma la verità è che nessuno, della trentina di ragazzi sparsi nella stanza, fece caso a loro.
Dando troppa importanza alle buone azioni si finisce col rendere omaggio al male: si lascia supporre che le buone azioni non hanno pregio in quanto sono rare e che la malvagità e l'indifferenza determinano assai frequentemente le azioni degli uomini.
A forza di ridursi, ci si trova nella condizione di dover lottare con i ragni.
Mi alzai dal letto con l'energia del non m'importa, sapevo di costruirmela, ma non m'importava.
Al grande insuccesso tutti resistono. Sovrumano è resistere al piccolo successo.
E' la "cultura dello scarto". Se si rompe un computer è una tragedia, ma la povertà, i bisogni, i drammi di tante persone finiscono per entrare nella normalità.
Se c'è un dio, penso che le persone più ragionevoli potrebbero convenire che è come minimo incompetente e forse, dico forse, non gliene frega un cazzo.
L'indifferenza è la vendetta che il mondo si prende sui mediocri.
Credete al disprezzo, allo scherno, alla paura, allo scoraggiamento, alla vergogna, al panico, all'odio. Credete pure a tutto ciò. Ma non credete mai all'indifferenza.