Gli amici sono essenziali per una bella litigata. Altrimenti con chi la fai?
Cercare ogni giorno montagne di scuse per rimanere immobili è una fatica che schiaccerebbe anche Sisifo.
Non sempre l'amico del cuore fa parte del genere umano.
Capita anche questo: il dietrologo diventa all'improvviso un eroe dell'avanguardia.
Non strizzare il malumore, lascialo in pace. Si secca come un foruncolo.
Simula le buone azioni. Avrà un paradiso posticcio?
Sarebbe una cosa terribilmente innaturale che noi due non diventassimo amici strettissimi.
Noi non possiamo definire il momento esatto in cui si forma un'amicizia. Come nel riempire un vaso goccia a goccia, c'è infine una goccia che lo fa traboccare. Così in una serie di cortesie, c'è n'è una, alla fine, che fa traboccare il cuore.
La confidenza è il fondamento delle amicizie più care come degli odi più intensi.
Partecipiamo alle sventure degli amici non piangendoci sopra, ma dandoci da fare.
Ciascuno mostra ciò che è, dagli amici che ha.
Ho sempre ritenuto che il più grande privilegio, sollievo e conforto dell'amicizia fosse quello di non dover mai spiegare nulla.
Gli amici si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i nemici.
L'amicizia è una cosa strana: non si può stabilire da che cosa nasce, ma quando c'è la si sente.
L'amicizia è sempre una dolce responsabilità, ma non è mai un'opportunità.
Ho sempre pensato che il più grande privilegio, sollievo e conforto dell'amicizia è che non si deve spiegare nulla.