La sensibilità non è mai disgiunta da una certa debolezza di organizzazione.
Ci sono alcuni dei quali non bisogna dire che temono Dio, ma piuttosto che ne hanno paura.
C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
La saggezza non è altro che la scienza della felicità.
L'occhio e l'ala di farfalla bastano per annientare un ateo.
Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio?
Non disprezzate la sensibilità di alcuno. La sensibilità di ogni uomo è il suo genio.
La superstizione è sostenuta esclusivamente dalla speranza, dall'Odio, dall'ira e dall'inganno, dato che essa trae la sua origine non dalla ragione, ma dalla sola sensibilità e per di più da una appassionata sensibilità.
Quando siete coscienti delle vostre sofferenze e insoddisfazioni, ciò vi aiuta a sviluppare l'empatia, la capacità che vi permette di rapportarvi con sensibilità verso le sofferenze degli altri. Ciò aumenta la vostra capacità di provare compassione.
Una grande sensibilità d'animo non è che il riflesso di una grande delicatezza fisiologica.
Chi sa "ascoltarsi" vive più vite. Per chi attinge alla propria sensibilità profonda, il passato non è mai morto; non solo, ma la sua vita presente si dilata immensamente di là dai suoi limiti apparenti, ad abbracciare innumerevoli esperienze.
Un'estrema sensibilità fa gli attori mediocri; una sensibilità mediocre fa la folla dei cattivi attori; e l'assoluta mancanza di sensibilità è il presupposto per gli attori grandissimi.
La sensibilità, a creder mio, è l'idea dispiacevole del bisogno, in cui si trova il nostro simile; e nel tempo stesso la compiacenza che nasce dalla sicurezza di poterlo soccorrere.
Quello che identifichiamo come la nostra sensibilità è solo la più alta evoluzione del terrore di un agnello al suo sacrificio. Soffriamo per nulla. Il nostro desiderio di morte è la nostra sola vera tragedia.
Si dovrebbe andare oltre i limiti della normale sensibilità per influenzare profondamente le altre persone.