La danza è una poesia.
Si dice che il desiderio è il prodotto della volontà, ma in realtà è vero il contrario: la volontà è il prodotto del desiderio.
La sensibilità non è la qualità di un grande genio.
C'è chi muore oscuro perché non ha avuto un diverso teatro.
Non è necessario conoscere una lingua per tradurla, perché si traduce soltanto per persone che non la conoscono.
Diffidate di chi viene a mettere ordine.
La terra gira e non cade. La trottola gira e non cade. Quello che gira non cade. Così a volte credo che nella danza non ci sia la morte. Che dio è il danzante.
Ai miei tempi invitare al ballo una donna era come scendere alla stazione in una città sconosciuta.
È per l'erotismo come per la danza: uno dei partner s'incarica sempre di condurre l'altro.
Pensavo che i piedi del danzatore sapessero solo disegnare, vedo che sanno anche pensare e scrivere.
Saltare di roccia in roccia senza mai cadere, con un bel peso sulle spalle, è più facile di quanto non sembri; non si può cadere quando si è presi dal ritmo della danza.
La paranza è una danza che si balla nella latitanza, con prudenza ed eleganza e con un lento movimento de panza. Così da Genova puoi scendere a Cosenza, come da Brindisi salire sù in Brianza, uno di Cogne andrà a Taormina in prima istanza, uno di Trapani? Forse in Provenza... no, no, no....
Ho danzato su questa musica come una foglia portata dal vento.
La danza del delirio la conduci tu. Io sto solo imparando a non pestarti i piedi.
Impara a ballare altrimenti gli angeli in cielo non sapranno cosa fare con te.
Che il morto mangi il morto! E noi vivi danziamo sull'orlo del cratere, un'ultima danza di morte. Ma che sia una danza!