Oh che trappole mortali si fanno, quando si pratica l'inganno.
È quasi sempre impossibile non ingannare gli uomini essi non domandano altro che d'essere ingannati. Hanno in testa un tipo di donna strana che non somiglia affatto a una donna vera e cui bisogna far di tutto per somigliare, sotto pena di non ottenere la loro preziosa approvazione.
Quando si è innamorati si comincia sempre ingannando sé stessi e si finisce sempre ingannando gli altri. È quello che il mondo chiama sentimentalismo.
La diffidenza chiama l'inganno.
Dacché la società umana ebbe impostori, sorsero preti, se già i primi non furono essi. Certo però i maggiori, i più astuti, i più fortunati impostori del genere umano furono sempre i preti.
L'etichetta di homo sapiens, a parte pochi casi, probabilmente è solo un'infondata millanteria.
Ci sono persone molto oneste che non pensano di aver fatto un affare fino a quando non hanno ingannato un commerciante.
Qualsiasi gioco sembra corretto se tutti sono ingannati nello stesso momento.
Non ci vogliono un milione di dollari per capire la differenza tra una bottiglia di vino e una Pepsi. La sofisticazione è uno studio non una cifra.
Cogli alberi possono ingannarsi gli unicorni, cogli specchietti gli orsi, con le buche per terra gli elefanti, con le reti i leoni, mentre gli uomini basta, a ingannarli, un po' d'adulazione.
Naturalmente il gioco è truccato. Non lasciare che questo ti fermi - se non giochi, non puoi vincere.