Tre donne in giro, dalla destra rota, venian danzando.— Dante Alighieri
Tre donne in giro, dalla destra rota, venian danzando.
Veramente più volte appaion cose che danno a dubitar falsa matera per le vere ragion che son nascose.
Lume v'è dato a bene e a malizia.
Quali dal vento le gonfiate vele caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca, tal cadde a terra la fiera crudele.
È chiaro quindi che la pace universale è la migliore tra le cose che concorrono alla nostra felicità.
Ma già vogeva il mìo disio e 'l velle sì come rota ch' igualmente è mossa l' amor che muove il sole e l' altre stelle.
Vegnirò mo' a quelli balli et bassedançe che son fora dal vulgo fabricati per sale signorile, e da esser sol dançati per degnissime Madonne et non plebeie.
Amare la danza era un primo passo, sicuro, nella direzione dell'innamorarsi.
Il bel danzar che con virtù s'acquista per dar piacer all'anima gentile conforta il cuore e fal più signorile e porge con dolcezza allegra vista.
La danza è un canto del corpo, sia esso di gioia o di pena.
Le tette finte sono come i nazisti: non ridono, non danzano. Sono sempre solo dure e sull'attenti.
Non danziamo con i piedi: danziamo con le ovaie, con l'utero, e con tutto il corpo e l'anima.
La danza comincia ove la parola si arresta.
La danza ti fa guardare in faccia il paradiso, qualunque sia la direzione del tuo giro.
La danza moderna? Non è più danza, è decadenza.