L'umorismo, irriducibile espressione dell'etica.
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne.
A forza di riflettere, si finisce per arrivare a una conclusione. A forza di giungere a una conclusione, succede che si prende una decisione. E una volta presa la decisione, succede che si agisce per davvero.
Il somaro oscilla perennemente tra scusarsi di essere il desiderio di esistere nonostante tutto, di trovare il proprio posto, o addirittura di imporlo, fosse anche con la violenza, che è il suo antidepressivo.
Sì, all'origine delle origini, molto prima delle chiacchiere accademiche, è il silenzio a celebrare la bellezza del racconto.
Di tutti gli elementi che contribuiscono all'equilibrio famigliare, nessuno è più utile e opportuno del senso dell'umorismo.
Tutto ciò che è umano è patetico. La segreta fonte dell'Umorismo stesso non è gioia ma dolore. Non c'è umorismo in cielo.
Spirito folletto, sublimità del terra a terra, che sembra appartenere agli ingegni minori.
L'umorismo è la prima qualità che va perduta in una lingua straniera.
L'umorismo è lo zucchero della vita. Ma quanta saccarina in commercio!
L'umorismo è la gentilezza della disperazione.
Ogni sublime umorismo comincia con la rinuncia dell'uomo a prendere sul serio la propria persona.
Grazie all'umorismo siamo meno schiacciati dalle vicissitudini della vita.
Gli sciocchi non capiscono le persone di spirito.
L'umorismo è un fenomeno di sdoppiamento nell'atto della concezione; è come un'erma bifronte, che ride per una faccia del pianto della faccia opposta.