Non c'è ordine nel mondo salvo quello imposto dalla morte.— Cormac McCarthy
Non c'è ordine nel mondo salvo quello imposto dalla morte.
La guerra c'è sempre stata. Prima che nascesse l'uomo, la guerra lo aspettava. Il mestiere per eccellenza attendeva il suo professionista per eccellenza. Così era e così sarà.
Nessuna lista di cose da fare. Ogni giornata sufficiente a se stessa. Ogni ora. Non c'è un dopo. Il dopo è già qui. Tutte le cose piene di grazia e bellezza che ci portiamo nel cuore hanno un'origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri.
La cattiveria la puoi trovare anche nell'ultima delle creature, ma quando Dio ha fatto l'uomo doveva avere il diavolo accanto.
Quando non ti resta nient'altro imbastisci cerimoniali sul nulla e soffiaci sopra.
La civiltà inizia con l'ordine, cresce con la libertà, e muore nel caos.
Al Partito non interessa perpetuare il proprio sangue, ma se stesso. Non è importante chi detenga il potere, purché la struttura gerarchica resti immutata.
C'è un ordine che produce bellezza e vita, e un disordine da cui provengono deformità e morte.
Quando il piede vuole sostituire la testa, oltrepassa un confine sacro.
Se l'ordine è il piacere della ragione, il disordine è la delizia dell'immaginazione.
L'ordine è quel che v'è di più raro nelle operazioni dello spirito.
Non considero la nostra memoria come uno strumento che per caso conserva una cosa e per caso ne smarrisce un'altra, bensì come una forza che ordina con consapevolezza e cancella in maniera saggia.
L'ordine è qualcosa di artificioso; il naturale è il caos.
La fede è la certezza che esiste un ordine, anche là dove non si vede ancora.
La precisione non è solo una sana consuetudine lavorativa; è anche un atteggiamento verso le persone e le cose.