Solo la forza consente di chiedere autenticamente perdono.
Forse è in questa accettazione di una sorte comune, in questa capacità di essere Ognuno, che consiste la grandezza umana.
Ognuno, se guarda entro se stesso, sa bene quali sono stati i limiti delle sue scelte e del suo agire, ma anche quali possibilità erano nelle sue mani e ha perso per sua responsabilità.
Vivere e ridere nonostante tutto, assaporare in fondo ogni istante per se stesso.
Chiedere perdono è più difficile che perdonare, gesto che dà il conforto di sentirsi magnanimi e superiori all'altro.
La dimensione più autentica dei valori è quella che li vede non declamati o sbandierati, bensì calati nell'esistenza quotidiana, vissuti a fondo e tradotti nel modo di essere e di operare.
L'adolescente non perdona gli scrittori letti da suo padre.
Ciò che devi accettare adesso è il perdono e io ti dico che questo è la cosa più difficile da accettare e che devi farlo continuamente.
La società perdona spesso il criminale; ma non perdona mai il sognatore.
Perdonare e dimenticare vuol dire gettare dalla finestra una preziosa esperienza già fatta.
Padre, perdonali! Loro non sanno quello che fanno!
Il perdono è del coraggioso, non del vigliacco.
Sono riuscita a perdonare, e non solo ai miei sequestratori. Ho perdonato anche quelli che erano prigionieri con me, con i quali talvolta ci sono stati momenti molto difficili.
Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai.
Il perdono è una cosa tra loro e Dio, io provvedo ad organizzare l'incontro.
Vi sono persone alle quali non si perdona nulla, nemmeno la virtù.