Osù, figli della Patria, Il giorno della gloria è arrivato!
L'errore non è nel fallimento, ma in uno scopo meschino: nelle grandi imprese, la gloria viene anche dal fallimento.
Ci sono sconfitte più gloriose che vittorie.
La differenza fra la gloria reale e la fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.
Non si può vedere che dove non c'è più alcuna tenebra di potere. Il potere, cieco, oscura la gloria.
La gloria del superbo presto si trasforma in disonore.
Nella tomba non c'è posto per la gloria.
Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall'insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell'indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
In occidente non esiste la cultura del perdente, solo l'esaltazione del vincitore. Ma è nella sconfitta che si manifesta la gloria dell'uomo.
Anche per i saggi la brama di gloria è l'ultima passione di cui si spogliano.
La vigliaccheria chiede: è sicuro? L'opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto?