La vita è una lingua straniera: tutti gli uomini sbagliano a pronunciarla.
La vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia.
La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai, il futuro, rende la vita più semplice, ma anche tanto priva di senso.
La vita è un'attesa tra un esame e l'altro.
La vita somiglia a una bolla di sapone che continuiamo a gonfiare il più a lungo possibile, ma con l'assoluta certezza che scoppierà.
Diciamo che il nostro è l'unico modo di vita: ma ve ne sono così tanti altri! Tanti quanti i raggi che in un cerchio possono essere tracciati dal centro.
Tutti abbiamo dentro un'insospettata riserva di forza che emerge quando la vita ci mette alla prova.
La vita può essere tristezza, ma bisogna superarla, oppure può presentarsi con un'aria di sfida e allora si deve avere il coraggio di affrontarla.
La sola conoscenza assoluta raggiungibile dall'uomo è che la vita non ha senso.
Non sempre la vita va conservata: il bene non consiste nel vivere, ma nel vivere bene.
L'ipotesi della vita che perennemente progredisce e si amplifica è certamente un concetto che lusinga l'amor proprio dell'uomo moderno; ma io sono solito esser molto cauto verso tutto ciò che lusinga me stesso.