Condurre una vita interessante e produttiva è una grande sfida.
Le ristrettezze economiche teatrali moderne impongono di scrivere commedie con sempre meno personaggi.
Abbiamo due vite, quella in cui impariamo e quella che viviamo dopo.
Meglio condurre una vita miserabile che farsi condurre da una vita qualunque.
Oggi si ha l'aria di considerare la vita come una speculazione, ma essa non è una speculazione: è un sacramento, il suo ideale è l'amore, la sua purificazione il sacrificio.
Questo è l'unico motivo per cui non possiamo lagnarci della vita: essa non trattiene nessuno.
La vita non è un luogo particolare o una destinazione - la vita è un viaggio.
Che successo! Se prima della fine della propria vita si rassomiglia, anche da lontano, a ciò che si è sempre voluto essere.
Rimanere se stessi in un mondo che giorno e notte si adopera per trasformare ciascuno di noi in un essere qualsiasi. Vuol dire combattere la battaglia più dura della vita.
Qualsiasi idea per riuscire deve fare sacrifici; dalla lotta della vita non si esce mai immacolati.
L'ipotesi della vita che perennemente progredisce e si amplifica è certamente un concetto che lusinga l'amor proprio dell'uomo moderno; ma io sono solito esser molto cauto verso tutto ciò che lusinga me stesso.
La vita ha sempre, finchè dura, nuove attrattive da sostituire a quelle disperse dalla sua stessa inconsapevole ferocia.