Grazie al sistema autostradale interstatale, è ora possibile viaggiare da costa a costa senza vedere niente.
Chi non si muove, non può rendersi conto delle proprie catene.
Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto.
La mappa non è il territorio.Il menù non è il pranzo.Lo spartito non è la musica.
Io non viaggio per andare da qualche parte, ma per andare. Io viaggio per amore del viaggio. Muoversi è la grande cosa.
Per mettersi in viaggio c'è bisogno della nostalgia di qualcosa.
Gli esseri umani, ovunque si trovino, quando vedono in lontananza, avvolto nella foschia, il porto verso cui sono diretti, capiscono cosa significhi essere uno straniero.
E non c'è niente di più bello dell'istante che precede il viaggio, l'istante in cui l'orizzonte del domani viene a renderci visita e a raccontarci le sue promesse.
Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.
Quando si sta bene nella propria pelle, viaggiare è solo stare altrove, non è più essere lontani.
Io non ho fatto grandi scoperte anche se ho esplorato più io del Grande Mare del Sud di tutti quelli che sono andati prima di me, tanto che poco resta ora da fare per avere una conoscenza approfondita di quella parte del Globo.