Gli avversari non si devono lusingare ma schiacciare.
L'uomo d'azione non si concepisce senza una forte dose di egoismo, di durezza, di astuzia.
Rispetto solo quelli che sanno resistermi, ma non li tollero.
Poiché un politico non crede mai in quello che dice, quando viene preso alla lettera rimane sempre molto sorpreso.
Per diventare padrone, il politico si atteggia a servo.
La gloria si concede solamente a quelli che l'hanno sempre sognata.
Trattare il tuo avversario con rispetto è dargli un vantaggio a cui non ha diritto.
La virtù del dubbio e la sospensione del giudizio, la capacità di dar ragione all'avversario è la migliore preparazione all'intransigenza e all'intolleranza operosa.
Dal tuo vero avversario ti viene un coraggio illimitato.
Ogni critico ha tre sorta di avversari: quelli che ha biasimati; quelli che non ha mai nominati; quelli che ha lodato una volta sola, molti anni addietro e che, per quanto s'intenerisca, non riesce più a lodare. Questi sono i più accaniti.
La regola è perfetta: in tutte le questioni di opinione i nostri avversari sono pazzi.