Immortale è chi accetta l'istante. Chi non conosce più un domani.
Il maggiore torto del suicida è non d'uccidersi, ma di pensarci e non farlo. Niente è più abbietto dello stato di disintegrazione morale cui porta l'idea, l'abitudine dell'idea del suicidio.
La morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene.
Non è bello esser bambini: è bello da anziani pensare a quando eravamo bambini.
Ma morire è proprio questo - non più sapere che sei morta.
Per guarire da ogni nostalgia amorosa non c'è che sperimentare d'essere amato o voluto o bramato o quello che vuoi, da una persona che ci dia ai nervi.
Desiderare l'immortalità è desiderare la perpetuazione in eterno di un grande errore.
Non mi interessa l'immortalità attraverso l'arte: io non voglio morire.
L'immortalità si paga cara: bisogna morire diverse volte mentre si è ancora in vita.
L'immortalità è il ricordo che si lascia nella memoria degli uomini. Quest'idea spinge a grandi imprese. Meglio sarebbe non aver vissuto che non lasciare tracce della propria esistenza.
Aumentano gli anni e diminuiscono le probabilità di diventare immortali.
Il motivo fondamentale della fede nell'immortalità è il nostro impulso di conservazione. Le obiezioni a questo proposito sono alquanto inutili. L'uomo non vuole soccombere per sempre.
Questi che esaltano tanto l'incorruttibilità, l'inalterabilità, etc., credo che si riduchino a dir queste cose per il desiderio grande di campare assai e per il terrore che hanno della morte; e non considerano che quando gli uomini fussero immortali, a loro non toccava a venire al mondo.
Non voglio raggiungere l'immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo.
Ciecamente sogniamo di superare la morte attraverso l'immortalità anche se da sempre l'immortalità ha rappresentato la peggiore delle condanne, il destino più terrificante.