C'è gente per cui la politica non è universalità ma soltanto legittima difesa.
È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla.
Sono un popolo nemico, le donne, come il popolo tedesco.
La gente di questi paesi è di un tatto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca.
L'amore è come la grazia di dio l'astuzia non serve.
Tanti sono morti disperati. E questi hanno sofferto più di Cristo. Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente.
Antipolitica è promettere tagli alla casta e poi non farli, però Giuliano Amato ci sta lavorando.
La politica è il regno della sopraffazione.
Un liberale è qualcuno che sente di avere un grosso debito verso il suo prossimo, il quale debito si ripropone di pagare coi tuoi soldi.
In politica i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti.
L'imperatrice è legittima, mio cugino è repubblicano, Morny è orleanista, io sono un socialista, l'unico bonapartista è Persigny, e lui è pazzo.
Si ritiene che la politica sia il secondo più antico mestiere del mondo. Sono arrivato a rendermi conto che è fortemente somigliante al primo.
Il peccato cardinale, quando stiamo cercando la verità dei fatti o la saggezza della politica, è il rifiuto di discutere, o l'azione che blocca la discussione.
Più stanno a sinistra, più abitano in centro.
Siccome la politica è la scienza del possibile, sembra attraente solo a cervelli di seconda categoria.
Tanto più lo scopo della guerra verrà a coincidere con il fine politico e tanto più puramente militare e meno politica sembrerà essere la guerra.