Sono pronto! Pronto al grande passo, baby!
Voglio parlare e cantare a dei totali estranei, questo è il mio modo di comunicare con il mondo.
Sono 53 anni che mi guadagno il pane cantando, ma confesso di essere stanco. Mi piacerebbe andare in pensione e, magari trasferirmi in Brasile, con il mio pappagallo che vive con me da 37 anni.
Vengo da una famiglia senza il talento del canto, ma in qualche modo ho ereditato qualcosa, e in realtà non sono così male.
Cantare in una band era fondamentale per la mia carriera, per imparare, una sorta di scuola di corsa campestre dove imparavi tutto sulla collaborazione, sull'amicizia e su come condividere i momenti difficili.
E cantando le sue canzoni le storie di sangue le storie d'amore anche se lui non c'è più ha lasciato al paese un po' del suo cuore.
Non mi sono mai venduto. Anche se mi volevano comprare in tanti, e ricchi. Niente di male: inviti a casa, a cantare per gli amici. Ma io le trovavo offerte offensive. A Milano conosco meglio Quarto Oggiaro dei salotti.
Nessuna trama operistica può essere sensata, perché in situazioni sensate la gente non canta.
Non sono io a cantare il fado, è il fado che canta me.
Vuoi che lo canti in una splendida canzone, così la sentirai cantare da milioni di persone... non vivo senza te! Non vivo senza te!
Sognare la vita, vivere un sogno, cantare per non vivere niente.