E' drammatico se canto ed è drammatico se smetto di cantare. Cosa devo fare?
È tutta colpa mia. Sono il mio peggior nemico. Il mio modo di cantare era precipitato e io con lui... È successo perché non facevo attenzione a come cantavo.
Perché filosofeggiare dal momento in cui possiamo cantare?
Non credo più nella discografia, voglio cantare, fare i miei concerti, ma non sto più a pensare di incidere perché il mondo discografico non ascolta tutti gli artisti, solo alcuni.
Gli Antenati, che avevano creato il mondo, cantandolo, erano stati poeti nel significato originario di poesis, e cioè «creazione».
Gli allenatori sono come i cantanti lirici. Sono molti e anche bravi, ma soltanto due o tre possono cantare alla scala di Milano.
Mi piacerebbe insegnare al mondo a cantare in perfetta armonia. Specialmente a Bob Dylan.
De La Hoya non conosce la salsa. Dovrebbe continuare a cantare le sue canzoni da mariachi e lasciare la salsa a me. Io sono bravo nella salsa.
Perché filosofare quando si può cantare?
Cantare è un'esperienza intima che ti rende vulnerabile.
Quando si è nella merda fino al collo, non resta che cantare.