Ove non arriva la pelle di leone, si rappezzi con quella di volpe.
L'amore o a dir meglio l'abitudine all'isolamento noi l'acquistiamo e si accentua in noi invecchiando.
Agli esami, i professori cercano più di far sapere allo scolare che loro sanno, che non di conoscere se lo scolare sappia.
Come l'accensione di una candela dà a questa in una il principio di vita e di morte, così la nascita all'uomo.
In Italia il far nulla appartiene alle occupazioni.
Tali leggendo solo credono di studiare. Senza meditazione, la lettura non è che un perditempo.
La furberia è una qualità italiana potente, però ci ha rovinato. Sarà meglio magari diventare scaltri: è una cosina un pochino più nobile.
Non è veramente furbo chi non teme, o presume e confida con certezza, di non poter essere ingannato, trappolato ec.: perché non conosce dunque e non apprezza a dovere le forze della sua stessa furberia.
Un uomo intelligente a volte dà al mondo più di quanto riceve, un furbo cerca di prendere il più possibile e dare in cambio il minimo indispensabile.
Il mondo è dei furbi e noi siamo dei poveri fessi, quando compriamo e vendiamo.
La gente non migliora, diventa solo più furba. Quando diventi più furbo, non smetti di strappare le ali alle mosche, cerchi solo di trovare dei motivi migliori per farlo.
I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
Con le volpi dobbiamo agire da volpi.
I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
Il limite dei furbi è che non riescono ad esimersi dall'esibire i frutti della loro furbizia, prima o poi.