Se il mondo va male è perché io stesso vado male.
Chi evita l'errore elude la vita.
Chi è atteggiato nel senso dell'introversione, pensa, sente, agisce in maniera tale da lasciare intendere chiaramente che la sua determinazione principale è il soggetto, mentre all'oggetto compete tutt'al più un valore secondario.
La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta.
La nostra psiche è costituita in armonia con la struttura dell'universo, e ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell'anima.
Il male trionfa spesso, ma non vince mai.
C'è solo un modo per rimediare al male, ed è combatterlo con lo stesso male.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
È da lì che proviene tutto il male: Dio è un uomo.
Il male non cresce mai così bene come quando ha un ideale davanti a sé.
Scusare il male significa moltiplicarlo.
Nessuno, vedendo il male, lo preferisce, ma ne rimane ingannato, parendogli un bene rispetto al male peggiore.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
Ributtare da sé i mali non necessari è degno dell'uomo; ma anche più degno sopportare con animo forte i necessari.
Quando a un cristiano capita qualche cosa di male, tutti intorno a volersene profittare come cani!