È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!— Buddha
È meglio se sei un vagabondo e viaggi da solo, anziché ammuffire in compagnia degli stolti!
L'attenzione è il sentiero conducente all'immortalità, la disattenzione è il sentiero della morte; gli attenti non muoiono, i disattenti sono già come morti.
Nessun altro piacere è più grande della pace.
Tutto ciò che esiste dapprima esiste nella nostra mente. Noi diventiamo ciò che pensiamo, e la nostra mente è il mondo.
L'acqua incanalano i fontanieri, gli armaioli piegano i dardi, piegano il legno i falegnami, piegano se stessi i Saggi.
Non indugiare sul passato; non sognare il futuro, concentra la mente sul momento presente.
Il paese di più incerti confini che sia nel mondo è quello della umana stoltezza.
Il viaggiatore, se non incontra a tenergli compagnia uno migliore di lui o simile a lui, proceda decisamente da solo: con lo stolto non vi è compagnia.
Chi è savio per sé, bisogna che paghi per la stoltezza degli altri.
Aver sempre ragione, farsi sempre strada, calpestare tutto, non aver mai dubbi: non sono queste le grandi qualità con cui la stoltezza governa il mondo?
Gli stolti vogliono vivere a lungo, ma non sanno godere una vita lunga.
Se lo stolto persistesse nella sua stoltezza diventerebbe saggio.
"Questi figli sono miei, questa ricchezza è mia!", così pensando lo stolto è travagliato. ma se egli stesso non appartiene a sé stesso, quanto meno i figli, quanto meno la ricchezza!
Lo stolto si meraviglia ad ogni discorso.
Parla in modo sensato a uno stolto e ti chiama stupido.
Il cervello dello stolto digerisce la filosofia trasformandola in follia, la scienza in superstizione, l'arte in pedanteria. È da questo che nasce l'istruzione universitaria.