Una delle più gravi cause del fallimento è la mancanza di concentrazione.
Solo le azioni conferiscono forza alla vita, e solo la moderazione le conferisce fascino.
L'esibizionismo rappresenta l'idea di gloria dello sciocco.
Il combattimento non è altro che un gioco preso sul serio.
Da sola, la flessibilità non potrà mai annullare una grande forza, né la pura forza bruta potrà mai soggiogare un avversario.
La saggezza non consiste nel cercare di strappare il bene dal male, ma nell'imparare a "cavalcare" entrambi, proprio come un tappo di sughero si adatta alla cresta e al solco dell'onda.
La concentrazione è il segreto della forza in politica, in guerra, nel commercio, in breve, in tutta la gestione degli affari umani.
La concentrazione è una forma di esclusione, e dove c'è esclusione c'è qualcosa che pensa e che esclude. E colui che pensa, esclude e si concentra, a creare contraddizione, perché allora vi è un centro dal quale è possibile deviare, distrarsi.
È nei nostri momenti più bui che dobbiamo concentrarci per vedere la luce.
Muovere cielo e terra senza sforzo è una semplice questione di concentrazione.
La concentrazione è focalizzazione della mente su un singolo oggetto: ma a noi interessa tutto il processo della vita, e se ci concentriamo solo su un particolare aspetto di essa, ne risulterà banalizzata.