Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
Che una cosa tanto evidente come la vanità del mondo sia così poco conosciuta, che risulti strano e sorprendente affermare la stoltezza di chi ricerca la gloria, questo è ammirevole.
Per comandare un vascello non si sceglie il passeggero di casato più nobile.
Se Dio si manifestasse continuamente all'uomo non vi sarebbe merito alcuno nel credere in lui.
Il silenzio è la più grande persecuzione, ma i santi hanno taciuto.
Spesso gli uomini scambiano l'immaginazione per il cuore: e credono di essere convertiti perché pensano di convertirsi.
Il cuore, non la ragione, sente Dio; ecco ciò che è la fede: Dio sensibile al cuore, non alla ragione.
L'amore può ancora sperare quando la ragione è senza speranza.
Bisogna che la ragione si appoggi alle conoscenze del cuore e dell'istinto... È il cuore che sente Dio, non la ragione. Ecco cos'è la fede: Dio sensibile al cuore, non alla ragione.
La società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d' essere.
Il pubblico uso della propria ragione deve essere libero in ogni tempo, ed esso solo può attuare l'illuminismo fra gli uomini.
La «ragione» è la causa per cui falsifichiamo la testimonianza dei sensi.
Colui che in una discussione fa sfoggio di autorità, non usa la ragione, ma la memoria.
La ragione è una. Le passioni sono molte. Ecco qui tutto il dramma umano.
Provare che ho ragione significherebbe riconoscere che posso aver torto.
Gli errori fatali della vita non sono dovuti all'irragionevolezza di un uomo: un momento irragionevole può essere il migliore. Sono dovuti alla parte razionale di un uomo.