Tutte le scienze esatte sono dominate dall'approssimazione.
Certamente è un poco triste pensare che tutto debba finire; però, osservando quale uso molta gente fa della propria vita, quel pensiero è quasi consolante.
Le nostre grandi democrazie tendono ancora a pensare che un uomo stupido sia più portato all'onestà di una brava persona.
Ciò che differenzia l'uomo civile dal selvaggio è che l'uomo civile si sforza di prevedere e d'influenzare il suo futuro.
L'istinto non è completamente soddisfatto se l'intera essenza dell'uomo, tanto mentale quanto fisica, non entra nella relazione.
Parecchi uomini hanno affrontato il patibolo con fierezza; la stessa fierezza ci dovrebbe insegnare a riflettere senza tremare al destino dell'uomo nell'universo.
La scienza non può stabilire dei fini e tanto meno inculcarli negli esseri umani; la scienza, al più, può fornire i mezzi con i quali raggiungere certi fini. Ma i fini stessi sono concepiti da persone con alti ideali etici.
Vi è un solo mezzo per far progredire la scienza: dar torto alla scienza già costituita.
La scienza è il capitano, e la pratica sono i soldati.
Il grandioso scopo della scienza è di abbracciare la massima quantità di fatti empirici attraverso deduzioni logiche fatte a partire dalla minima quantità di ipotesi o di assiomi.
Se dovessimo contare sull'imparzialità degli scienziati, la scienza, perfino la scienza naturale, sarebbe impossibile.
C'è bisogno di Scienza nella vita di tutti i giorni, anche se nessuno se ne rende conto.
I più grandi scienziati sono sempre anche degli artisti.
La scienza è nata da un atto di fede.
Rispetto alla realtà tutta la nostra scienza è primitiva e infantile, eppure è la cosa più preziosa che abbiamo.
Com'è difficile riuscire a dare uno sguardo alle carte di Dio, ma non credo per un solo istante che Egli giochi a dadi.