Un contadino tra due avvocati è come un pesce tra due gatti.
Andare a letto presto e alzarsi presto, fanno l'uomo sano, ricco e saggio.
Chi conta sulla fortuna, non è mai sicuro di una cena.
Scrivi qualcosa degno d'esser letto o fai qualcosa degno d'esser scritto.
Sii lento nello scegliere un amico, più lento a cambiarlo.
Un uomo benevolo dovrebbe permettersi qualche difetto, per non far fare brutta figura ai propri amici.
L'avvocato che si lagna di non essere capito dal giudice, biasima non il giudice, ma sé stesso. Il giudice non ha il dovere di capire: è l'avvocato che ha il dovere di farsi capire.
All'avvocato bisogna contare le cose chiare; a lui poi tocca di imbrogliarle.
Il primo pensiero della mattina di un avvocato è come trattare il caso di una sveglia che suona.
L'avvocato è il complice naturale del banchiere.
Gli avvocati, questi girarrosti delle leggi che, a forza di girarle e rigirarle, finiscono per cavarne un arrosto per loro.
L'avvocato deve sapere in modo così discreto suggerire al giudice gli argomenti per dargli ragione, da lasciarlo nella convinzione di averli trovati da sé.
La simpatia o l'odio cambiano volto alla giustizia, e un avvocato ben pagato in anticipo trova certo più giusta la causa che difende.
Gli avvocati sono le uniche persone la cui ignoranza della legge non venga punita.
Il mestiere degli avvocati è di vendere speranza. Niente più che aria fritta.