La volontà e l'intelletto sono la stessa e unica cosa.
Se gli uomini fossero in grado di governare secondo un preciso disegno tutte le circostanze della loro vita, o se la fortuna fosse loro sempre favorevole, essi non sarebbero schiavi della superstizione.
La superstizione sembra stabilire che è buono quel che procura Tristezza e, viceversa, cattivo quel che procura Gioia.
Dio agisce per le sole leggi della sua natura e non costretto da alcuno.
Non deridere, non compiangere, non disprezzare, ma comprendere le azioni umane.
Per quanto attiene al Bene e al Male, neanch'essi indicano alcunché di positivo nelle cose, in sé considerate, e non sono altro che modi del pensare, ossia nozioni che formiamo mediante il confronto delle cose tra loro.
Facciamo sempre, in tutto e per tutto, la santa volontà di Dio.
Dentro un ring o fuori, non c'è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra.
Non può né esistere né concepirsi società, in cui alcuno non temperi le volontà dei singoli in guisa da formare di tutte una cosa sola e rettamente non le diriga al bene comune.
Ogni cosa che è il prodotto della volontà è contornata e trattenuta, e parzialmente formata, da cose che non lo sono.
Il suicida è uno che, anziché cessar di vivere, sopprime solo la manifestazione di questa volontà: egli non ha rinunciato alla volontà di vita, ma solo alla vita.
Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza.
Continua ciò che hai cominciato e forse arriverai alla cima, o almeno arriverai in alto ad un punto che tu solo comprenderai non essere la cima.
Alla gente non manca la forza, ma la volontà.
Se non c'è volontà non c'è colpa.
Una volontà forte vince sempre.