A volte il semplice fatto di stare con una persona ti aiuta a crescere.
Non siamo nati per lavorare incessantemente, carichi di rabbia, senza fermarci mai, con la sensazione che ci manchi qualcosa, come se avessimo buttato via la nostra vita, mentre ci affrettiamo verso la morte in preda a un senso di inadeguatezza.
Anche nei giorni in cui arriva una cattiva notizia può accadere qualcosa di buono, e il mondo non finisce né cambia così, da un momento all'altro.
Nei momenti più impensati della vita si trovano le risposte più impensate. Scoprirle è così interessante che varrebbe la pena di vivere solo per questo.
Nel flusso indefinito del tempo e degli stati d'animo, gran parte della storia è incisa nei sensi. E cose di nessuna importanza, insostituibili, ritornano così all'improvviso, in un caffè d'inverno.
I miracoli sono sempre in attesa, senza far distinzione per nessuno.
Crescere significa andare oltre la recitazione di un ruolo e riempire i buchi della personalità in modo da reintegrare la persona nella sua totalità.
Passo dopo passo si coglie la crescita, che si attua sempre in ossequio alla decisa legge del destino, sfruttando le occasioni di nascita e di visione che la dea madre sempre benevola offre.
Siamo diventati dei "tossicodipendenti" della crescita.