L'uomo saggio rifugge tanto dall'essere contraddetto quanto dal contraddire.
Il diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza umore amaro.
Non si contenta l'ingegno, come il giudizio, della pura e semplice verità, ma aspira alla bellezza.
All'uomo saggio sono più utili i suoi nemici, che allo sciocco i suoi amici.
L'amicizia moltiplica le cose belle della vita e diminuisce quelle brutte.
L'invidioso non muore mai una volta sola, ma tante volte quante l'invidiato vive salutato dal plauso della gente.
Un uomo saggio non perde mai nulla se ha sé stesso.
I malinconici sono persone le quali per il resto sono molto sagge e molto sensate, e dotate di una penetrazione e di una sagacia straordinarie.
Mediante l'elevazione interiore e la padronanza di sé, il saggio edifichi un'isola che l'alluvione non possa sommergere.
Quanto più uno ha fiducia in sé, quanto più è armato di virtù e di saggezza, in modo da non aver bisogno di nessuno e da considerare ogni suo bene un fatto interiore, tanto più eccelle nel cercare e nel coltivare le amicizie.
Anche l'uomo più miserabile è in grado di scoprire le debolezze del più degno, anche il più stupido è in grado di scoprire gli errori del più saggio.
Certuni sarebbero saggi, se non fossero persuasi di esserlo.
Il pessimismo è soltanto il nome che gli uomini deboli di nervi danno alla saggezza.
La sola medicina per la sofferenza, il crimine, e tutti gli altri mali dell'umanità, è la saggezza.
Non aveva saggezza, e l'unico modo di ottenerla era a spese della giovinezza: ma una volta saggio, non sarebbe stato più giovane.
Pensate da uomini saggi, ma parlate come la gente comune.