La perseveranza è la virtù per cui tutte l'altre virtù fanno frutto.
Il rigore è spesso necessario; la crudeltà è sempre superflua.
La forza è confidente per natura. Nessun più sicuro segno di debolezza che il diffidare istintivamente di tutto e di tutti.
Infinito è il numero di coloro che, o bene o male, vedono; scarsissimo il numero di coloro che osservano.
Molte immaginazioni, che primamente nacquero d'errore, divennero poi simboli di verità.
Allora soltanto lo spirito è nel pieno della sua potenza quando abbia chiaramente scorti i propri confini.
Nascere è umano, perseverare è diabolico.
Perseveranza. Meschina e squallida virtù, grazie alla quale i mediocri riescono a ottenere ingloriosi successi.
Non c'era altra via: per essere uomo bastava sbagliare, ma se voleva essere diabolico doveva perseverare.
La goccia scava la pietra, non due volte, ma cadendo continuamente. Così l'uomo diventa saggio leggendo non due volte, ma spesso.
Sbagliare può succedere a tutti, ma è solo dell'insipiente perseverare nell'errore.
Circa la metà di quello che separa gli imprenditori di successo da quelli che non hanno successo è la pura perseveranza.
Quasi tutto il segreto delle anime grandi si racchiude in questa parola: perseverando.
La perseveranza è, rispetto al coraggio, ciò che è la ruota rispetto alla leva; il perpetuo rinnovarsi del punto di appoggio.
Le grandi opere non si realizzano con la forza, ma con la perseveranza.