Ogni sera siamo più poveri di un giorno.
All'uomo di grandi doti intellettuali la solitudine offre due vantaggi: anzitutto quello di stare con se stesso, e, in secondo luogo, quello di non stare con altri.
Chi vuole che il suo giudizio sia creduto lo pronunci freddamente e senza passione.
La vita è come un gioco di scacchi: noi tracciamo una linea di condotta, ma questa rimane condizionata da ciò che piacerà di fare all'avversario, nel gioco degli scacchi, e dal destino, nella vita.
Alcuni porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro.
La vita umana non può dirsi a rigore né lunga né breve, perché è in fondo la misura con cui valutiamo tutte le altre estensioni nel tempo.
Le delusioni dell'età matura seguono le illusioni della gioventù.
Una certa età è sempre un'età incerta.
Quando ci si preoccupa della propria età è un segno che non si hanno vere preoccupazioni.
Un uomo può avere due volte vent'anni, senz'averne quaranta.
Che me ne faccio di vent'anni in più se poi è già da cinquanta che non riesco a trovare nessuno che non mi faccia cadere le braccia dalla disperazione e dalla noia entro venti minuti?
Si ammette di avere quarant'anni soltanto dopo avere superato i cinquanta.
I giovani hanno timori esagerati, i vecchi fiducie eccessive.
L'uomo giovane conosce le regole, ma il vecchio conosce le eccezioni.
La mezza età è quando avete conosciuto talmente tanta gente che ogni nuova persona che incontrate vi ricorda qualcun altro.
Quando hai ottant'anni hai probabilmente imparato tutto nella vita. Il problema è ricordarlo.