La virtù risplende nelle disgrazie.
La comunità politica migliore è formata da cittadini della classe media.
Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono.
Un'amicizia che non sia salda non è amicizia.
L'uomo è per natura superiore, la donna inferiore; il primo comanda, l'altra ubbidisce, nell'uno v'è il coraggio della deliberazione, nell'altra quello della subordinazione.
L'amicizia è un'anima sola, che vive in più corpi.
Niente è più amabile della virtù, niente spinge di più a voler bene, se è vero che proprio per la loro virtù e moralità ci sono care, in un certo senso, anche persone che non abbiamo mai visto.
Poiché vogliamo insegnare agli altri la via della virtù, incominciamo dall'entrarvi noi medesimi, e ci seguiranno.
Tutte le virtù grandi, quando sono sole, riescono gravi, odiose, e di poco uso o nessuno.
Una virtù è sempre un vizio trasformato.
L'unico premio della virtù è la virtù.
Signoreggia per natura chi precede di virtù; serve per natura chi manca di virtù ; dove si fa il contrario è dominio violento.
Conoscere la virtù senza coltivarla, accumulare conoscenze senza approfondirle, sentir parlare del giusto senza praticarlo, vedere i propri difetti senza correggerli: ecco ciò che mi preoccupa.
Una virtù che dona è la virtù più nobile.
La virtù affascina, ma c'è sempre in noi la speranza di poterla corrompere.
Ci sono difetti che, sfruttati bene, brillano più della stessa virtù.