L'amicizia è un'anima sola, che vive in più corpi.
Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori.
Non s'ha da cercare se l'anima e il corpo sono uno, come non lo si fa per la cera e la impronta.
Essere irragionevoli è un diritto umano.
Nel concepire un ideale possiamo presumere quel che vogliamo, ma dovremmo evitare le impossibilità.
Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono.
L'amicizia è animale da compagnia, non da gregge.
L'amore è un'amicizia impazzita.
Chi ha un vero amico può dire di avere due anime.
La sacra passione dell'amicizia è di natura così dolce, costante, leale e paziente che può durare una vita intera, salvo la richiesta di un prestito.
Quando un amico ce la fa, un piccolo qualcosa muore dentro di me.
Un buon amico è per tutta la vita.
Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequentava persone irreprensibili!
Bisogna beneficare l'amico perché diventi più amico, il nemico perché diventi amico: dobbiamo infatti evitare il rimprovero degli amici, l'insidia dei nemici.
Nessun uomo può essere felice senza un amico, e nemmeno può essere certo dei suoi amici fino a che non sia infelice.
L'amicizia è certamente il migliore balsamo per le piaghe di un amore deluso.