Quello che spinse gli uomini alla scienza è lo stupore.
Due amici: un'anima sola divisa in due corpi.
È possibile fallire in tanti modi, mentre riuscire è possibile in un modo soltanto.
La bellezza è la migliore lettera di raccomandazione.
Nel concepire un ideale possiamo presumere quel che vogliamo, ma dovremmo evitare le impossibilità.
La più piccola iniziale deviazione dalla verità si moltiplica, via via che procede, mille volte tanto.
Ci piaccia o no, siamo legati alla scienza. Dobbiamo dunque cercare di cavarne il meglio. Quando finalmente veniamo a patti con essa e ne riconosciamo pienamente la bellezza e il potere, troviamo di aver fatto un baratto decisamente a nostro favore.
La scienza è il capitano, e la pratica sono i soldati.
La scienza è la conoscenza delle conseguenze e della dipendenza di un fatto da un altro.
Scienza vuol dire studio della logica del Creato. Ha inizio con un atto di fede e continua attraverso l'uso della ragione applicata alla sfera dell'immanente.
I più grandi scienziati sono sempre anche degli artisti.
La scienza più necessaria è quella di non dimenticare ciò che si è appreso.
Il bello di un procedimento scientifico è che esso non fa mai perdere tempo agli altri: anche lavorare sulla scia di una ipotesi scientifica per scoprire poi che bisogna confutarla significa avere fatto qualcosa di utile sotto l'impulso di una proposta precedente.
La scienza è sempre imperfetta. Ogni volta che risolve un problema, ne crea almeno dieci nuovi.
Io credo che tutti gli scienziati autentici abbiano considerato se stessi come Newton: sapevano che non sappiamo nulla, a anche che nel campo già coltivato della scienza tutto è incerto.
L'unico vero modo per conciliare scienza e religione è di istituire qualcosa che non sia scienza e qualcosa che non sia religione.