Quello che spinse gli uomini alla scienza è lo stupore.— Aristotele
Quello che spinse gli uomini alla scienza è lo stupore.
Come comportarsi con gli amici? Come vorremmo che loro si comportassero con noi.
Amare è gioire, mentre crediamo di gioire solo se siamo amati.
Colui che affronta, pur temendole, le cose che si deve, e che corrispondentemente ha ardire come e quando si deve, è coraggioso.
La vita è nel movimento.
La modestia non può essere detta una virtù, perché assomiglia più a una sofferenza che a una qualità.
Il bello di un procedimento scientifico è che esso non fa mai perdere tempo agli altri: anche lavorare sulla scia di una ipotesi scientifica per scoprire poi che bisogna confutarla significa avere fatto qualcosa di utile sotto l'impulso di una proposta precedente.
La scienza non può stabilire dei fini e tanto meno inculcarli negli esseri umani; la scienza, al più, può fornire i mezzi con i quali raggiungere certi fini. Ma i fini stessi sono concepiti da persone con alti ideali etici.
Vi è un solo mezzo per far progredire la scienza: dar torto alla scienza già costituita.
L'unico vero modo per conciliare scienza e religione è di istituire qualcosa che non sia scienza e qualcosa che non sia religione.
La scienza fa che i cuori battano più a lungo ma li ha avviliti. Paghiamola, senza ringraziarla.
Tutta la nostra conoscenza rimane fallibile, congetturale. La scienza è fallibile perché la scienza è umana.
La scienza è un cimitero di idee morte anche se ne può uscire la vita.
La scienza che si diparte dalla giustizia è da chiamarsi inganno, piuttosto che sapienza.
Nessuna certezza delle scienze è dove non si pò applicare una delle scienze matematiche, ovver che non sono unite con esse matematiche.
Tutte le scienze esatte sono dominate dall'approssimazione.