La bellezza è la migliore lettera di raccomandazione.— Aristotele
La bellezza è la migliore lettera di raccomandazione.
Se sulla terra prevalesse l'amore, tutte le leggi sarebbero superflue.
Il poeta è un imitatore, come il pittore o qualunque altro artista che produca delle immagini. Perciò egli deve necessariamente seguire una delle tre maniere di imitare: deve rappresentare le cose o come furono o sono realmente, o come si dice e si crede che siano, o come dovrebbero essere.
La filosofia ha in sé piaceri meravigliosi per la loro purezza e stabilità, ed è naturale che la vita di coloro che sanno trascorra in modo più piacevole che non la vita di coloro che ricercano.
Chi si accinge a diventare un buon capo, deve prima essere stato sotto un capo.
L'amicizia è un'anima dimorante in due corpi, un cuore che abita due anime.
Tra tutte le definizioni della bellezza che ho trovato in varie opere di filosofia, arte, estetica ecc. ricordo con piacere quella più semplice: troviamo una cosa bella in proporzione alla sua idoneità ad una funzione.
Ogni bellezza è complicata.
L'essenza della sua bellezza era il disincanto.
Non è vero che i belli siano poco intelligenti: sono i brutti, invece che hanno troppo sviluppato il cervello per compensare le deficienze estetiche.
La bellezza di ciò che è bello non dipende dal gusto del soggetto, ma è inscritta nelle cose, possiede una forza oggettiva.
La bellezza ha tanti significati quanti umori ha l'uomo. La bellezza è il simbolo dei simboli. La bellezza rivela tutto perché non esprime niente.
La bellezza spesso svanisce, ma di rado così rapidamente come la gioia che ci dà.
Con il tempo, il bello diventa meno bello e il brutto meno brutto. Bellezza e bruttezza, infatti, sono caratteristiche dei primi approcci; poi tendono ad avvicinarsi.
Ci sono delle attrattive che possono essere ammirate solo da lontano.
Coloro che scorgono bei significati nelle cose belle sono le persone colte. Per loro c'è speranza. Essi sono gli eletti: per loro le cose belle significano solo bellezza.