L'uomo coraggioso è impavido quanto può esserlo un uomo. Temerà, dunque, anche le cose a misura d'uomo, ma vi farà fronte come si deve e come vuole la ragione, in vista del bello, perché questo è il fine della virtù.
— Aristotele
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La nostra interpretazione
Quest'aforsima di Aristotele esplora la natura del coraggio umano, mettendo in evidenza che il vero valoroso non è privo di timori ma sa confrontarsi con essi utilizzando un approccio razionale e virtuoso. La frase suggerisce una visione equilibrata della forza interiore: essere impavidi significa affrontare i propri tempi senza ignorarli, mantenendo la lucidità mentale per agire nel modo più giusto e nobile possibile. Il coraggio qui non è semplice sfida al terrore ma un atto di saggezza che mira a raggiungere ciò che Aristotele considerava il bello ed etico, laddove la virtù trova espressione nel superamento dei propri limiti con dignità e discernimento.