Il pudore [...] è come un vestito: quanto più è consumato tanto minor cura se ne ha.
L'amore, acquistando ogni giorno nuovo vigore, fa sembrare di facile attuazione ciò che sul momento si giudica difficile ad ottenere.
Le ricchezze spropositate sono come un timone smisurato fuor del normale, che fa affondare meglio che servir a dirigere, perché sono inutilmente abbondanti e dannosamente eccessive.
La demenza non può riconoscere se stessa, nello stesso modo con cui la cecità non può vedersi.
Nessuno di noi è povero se non desidera il superfluo e possiede il necessario, che per natura è assai poco.
La piaga Sanar si può d'una beltà malvagia, Ché in cor bennato amor malnato è breve: Ma beltade è fatal quando è pudica.
Il vero pudore è nascondere ciò che non è bello far vedere.
Il pudore della gente per bene offende il mio pudore.
Le donne hanno per certi atti il senso del pudore assai meno sviluppato che l'uomo. La loro femminilità è ad un tempo arma e difesa.
L'antico pudore rinasce e rende incerti e goffi anche i più rotti alle galanterie se la grande ondata dell'amore non arriva a rendere puri e sani tutti gli atti e i più segreti e vivi, della carne infiammata.
Il pudore è l'intelligenza della donna.
Il pudore inventò il vestito per maggiormente godere la nudità.
Il bianco è il colore sfacciato del pudore.
Così nacque il pudore, che regna su tutti gli uomini, e in particolare sui popoli lascivi.