I sogni non si devono raccontare, perché è come dare l'anima.
Il racconto è il romanzo di un pigro.
Nel grande viaggio si fanno dei viaggi, sono i nostri piccoli percorsi insignificanti sulla crosta di questo pianeta che a sua volta viaggia, ma verso dove?
Meglio usare la penna che le mani, è un modo più elegante di dare cazzotti.
Il suicidio, per il fatto di essere una scelta radicale, paradossalmente in fondo è più facile: un gesto, e via.
Una bella morte... che sciocchezza, la morte non è mai bella, la morte è laida, sempre, è la negazione della vita.
Il nostro sogno urta contro il mistero come la vespa contro un vetro. Meno pietoso dell'uomo, Dio non apre mai la finestra.
I sogni non hanno natura divina né potenza divinatoria, ma succedono a causa di immagini che ci hanno impressionati.
Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire.
Nessun sogno è mai stato così insensato come la sua spiegazione.
La grandezza nella vita sta nella grandezza del Sogno in cui si è deciso di credere.
Tutto l'universo cospira affinché chi lo desidera con tutto sé stesso possa riuscire a realizzare i propri sogni.
Non vi è un fanciullo, non un uomo forse, che non abbia in fondo sognato di essere un Robinson, e, se non di vivere solitario in un'isola deserta, almeno di rifare lui stesso, ripartendo dalla fonte, i propri alimenti e i propri abiti.
Il sogno è il nutrimento dell'anima, come il cibo è quello del corpo.
Datemi un sogno in cui vivere, perché la realtà mi sta uccidendo.
Se puoi sognarlo, puoi farlo.