La politica è l'arte del compromesso.
Internet conta per lo sviluppo del Paese più del petrolio. Muove informazioni, processi, dati, intelligenze. Non va controllato, va sviluppato.
Tangentopoli non è mai terminata, è anzi divenuta uno stile di vita con cui gli italiani hanno imparato a convivere grazie a modelli distorti imposti dalla classe politica e celebrati da un'informazione sempre meno indipendente.
Ci sono due Pd, quello del territorio dove con l'Idv si sta realizzando un nucleo di alternativa e quello della dirigenza politica fatto di invidia e insoddisfazione. Noi facciamo politica, non è colpa nostra se gli elettori ci premiano.
Il mio partito viene sempre più visto come la vera, unica opposizione al modello fascistoide di governo berlusconiano, fatto di furbizie, favoritismi, leggi ad hoc, manganelli e accenni di xenofobia.
Antipolitica è dire «ce lo chiede l'Europa», ma se poi l'Europa ci chiede la legge anticorruzione, allora l'Europa si faccia i cazzi suoi.
La politica non crea strani compagni di letto, il matrimonio si.
Un potere giudiziario indipendente e non corrotto è molto più importante del potere politico derivante da un voto di maggioranza.
Considero lavorare nella politica uno degli esercizi più fruttuosi della mente umana.
La correttezza politica è tirannia educata.
Per me il linguaggio è fondamentale. Ma ciò che mi entusiasma in un film non è fare una dichiarazione politica. Preferisco farla emergere dall'umanità dei personaggi. Come accade nella vita reale.
Nulla di ciò che è moralmente sbagliato è politicamente corretto.
Una fraternità fondata sulla metafisica è più sicura di una fraternità o di un cameratismo fondati sulla politica.
Il miglior sedativo per le smanie rivoluzionarie consiste in una poltrona ministeriale che trasforma un insorto in un burocrate.
La differenza di religione nutre più diatribe delle differenze politiche.