Più si è raffinati, più si soffre.
L'onore non si può togliere, si può solo perdere.
La medicina è la mia legittima sposa, mentre la letteratura è la mia amante: quando mi stanco di una, passo la notte con l'altra.
Più l'uomo è stupido e meglio capisce il suo cavallo.
Nell'assoluta indifferenza verso la vita e la morte di ognuno di noi, si cela forse il pegno della nostra salvezza eterna, dell'incessante moto della vita sulla terra, dell'ininterrotta perfezione.
Tutto ciò che per lui era importante, interessante, necessario, in cui era sincero e non ingannava se stesso, che rappresentava il nucleo della sua vita, avveniva all'insaputa degli altri.
Il gusto non è semplicemente una parte e un indice della moralità: è la sola moralità.
Nulla è così buono che qualcuno, da qualche parte non debba odiarlo.
Da giovane ho imparato a suonare il pianoforte e a pensare al gusto come a un'architettura. Che cosa ho appreso alla fine? Che la semplicità è difficile.
La golosità è un atto del nostro giudizio, per la quale diamo la preferenza alle cose che sono piacevoli al gusto su quelle che non hanno questa qualità.
Non ho niente da insegnare. Voglio soltanto divertire. Ma divertendosi con le mie storie i bimbi imparano la cosa più importante: il gusto della lettura.
Pieno di tutto ciò che è rozzo, e pieno di tutto ciò che è raffinato.
Io sono un democratico convinto che ha, sì, i suoi gusti, ottimi, ma tiene conto però del diritto al cattivo gusto altrui, e credo che nessuno, io compreso e quindi neppure Dio, debba avere licenza di volere il mondo a sua immagine e somiglianza.
Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio.
Il viver bene è un atto di intelligenza, col quale scegliamo le cose che hanno un gusto gradevole piuttosto che quelle che non l'hanno.
La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici perché si ha ciò che ci piace, e non perché si ha ciò che gli altri trovano piacevole.