L'indifferenza è una paralisi dell'anima, una morte prematura.
La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
Forse solo in paradiso l'umanità vivrà per il presente, finora è sempre vissuta d'avvenire.
Forse il nostro universo si trova dentro al dente di qualche gigante.
La fede trasporta le montagne.
I dottori sono simili agli avvocati; la sola differenza è che gli avvocati ti derubano soltanto, mentre i medici ti derubano e per di più ti uccidono.
Spero che si rafforzi la convinzione che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio.
Siamo una società che ha dimenticato l'esperienza del piangere, siamo caduti nella globalizzazione dell'indifferenza.
L'indifferenza crea pregiudizi soprattutto nei confronti dei giovani cantanti che hanno bisogno di essere sostenuti. E' un futuro da tutelare con partecipazione perchè ci saranno sempre meno spazi dedicati ai giovani artisti.
Più divento vecchio, più presto meno attenzione a quello le persone dicono. Guardo solo quello che fanno.
In fondo all'inimicizia tra estranei risiede l'indifferenza.
Quanto soffriamo per la gente che muore. Quanto siamo indifferenti a come vive.
La solitudine si rivela più forte quando si tenta di contrastarla.
L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costrutti; è la materia bruta che si ribella all'intelligenza e la strozza.
Chi vive costantemente in uno stato di dissipazione e distrazione, diventa un estraneo nel proprio cuore.
Volevo dormire alla luce delle stelle. Volevo svegliarmi nella luce del mattino. A parte questo, tutto il resto mi era completamente indifferente.