L'indifferenza è una paralisi dell'anima, una morte prematura.
Forse il nostro universo si trova dentro al dente di qualche gigante.
La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
Là dove noi non siamo, si sta bene. Nel passato noi non siamo più ed esso ci appare bellissimo.
Più l'uomo è stupido e meglio capisce il suo cavallo.
L'amore di chi non amiamo si deposita sulla superficie e da lì evapora in fretta.
Il tossicomane può passare otto ore ad osservare un muro. Ha coscienza di ciò che lo circonda, ma l'ambiente è per lui privo di caratteristiche emotive e di conseguenza anche di interesse.
Pur nella mia giovane età, ero già istintivamente consapevole che l'interesse che si suscita in una donna è direttamente proporzionale all'indifferenza con cui la si tratta, dunque mostravo indifferenza assoluta.
Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
Uno cerca d'infischiarsene dell'opinione pubblica, ma non è facile. Quando ci è ostile, l'opinione pubblica provoca fatalmente in noi un antagonismo che turba.
La tolleranza è sempre indifferente.
Gli indifferenti non hanno mai fatto la storia, non hanno mai neanche capito la storia.
Il perdono è quasi indizio di indifferenza. Il vero amore non perdona mai.
L'insensibilità non è mai un progresso, difficilmente è un aiuto.
La nostra vita comincia a finire il giorno che diventiamo silenziosi sulle cose che contano.