Nei tempi, in cui tutti scrivono bene, pochi scrivono cose grandi.— Angelo Gatti
Nei tempi, in cui tutti scrivono bene, pochi scrivono cose grandi.
È un bel progresso aver fatto dell'orgoglio una virtù.
Una delle ragioni principali per cui l'uomo continua a fare una cosa, è che l'ha sempre fatta.
La sventura colpisce egualmente i felici e gli infelici: ma per i primi sembra giustizia.
Basta quel minuto in cui gli sciocchi sono più sciocchi del solito, perché si credano intelligenti.
Le classificazioni degli uomini possono essere numerose; una però è semplice e importante fra tutte. Alcuni nascono dicendo sì, altri no.
Il vero problema dello scrivere non è tanto di sapere ciò che dobbiamo mettere nella pagina, ma ciò che da questa dobbiamo togliere.
Una donna deve avere soldi e una stanza suoi propri se vuole scrivere romanzi.
Scrivo perché mi piace scrivere. E mi piace scrivere perché facendolo mi sento vivere oltre che esistere.
Scrivere bene significa quasi pensare bene, e di qui ci vuole poco per arrivare ad agire bene. Ogni costumatezza, ogni perfezionamento morale proviene dallo spirito della letteratura.
Se gli scrittori dovessero attendere fino a che la loro preziosa psiche sia completamente serena non verrebbe scritto poi molto.
Scrivere versi è come cantare sotto la doccia. Un fatto intimo.
Scrivere è il novanta per cento di me. L'altro dieci è aspettare di scrivere.
Perché non ho scritto La Divina Commedia? Perché non c'ho pensato.
Quando io dico una cosa, essa perde subito e definitivamente la sua importanza; quando la scrivo la perde lo stesso, ma talvolta ne acquista una nuova.
Uno stile casto e lucido è indicativo degli stessi tratti personali dell'autore.