La fede muove le montagne, sì: le montagne di sciocchezze.
Ciò che si avverte in sé di diverso, è esattamente ciò che si possiede di raro, ciò che costituisce il valore di ciascuno.
Ci sono potenzialità ammirevoli in ogni essere umano. Credi nella tua forza e giovinezza. Impara a ripetere incessantemente a te stesso: tutto dipende da me.
La fede solleva delle montagne; sì: delle montagne d'assurdità.
Lavora e combatti e non accettare mai un male che puoi cambiare.
Fede non è sapere che l'altro esiste, è vivere dentro di lui, calarsi nella pelle dell'amico che passa, che ti interpella come un pugno nello stomaco, non ti lascia tregua, ti ricorda che esisti.
C'è gente che eredita la fede, come eredita i terreni, il casato, i titoli nobiliari, il denaro, una biblioteca e il castello. Fede per censo, ereditaria.
L'essenza della fede è di essere ciò che l'uomo desidera egli desidera essere immortale, dunque è immortale; egli desidera che vi sia un'essenza che può tutto ciò che per la natura e per la ragione è impossibile, dunque una tale essenza esiste.
La fede è un crampo, una paralisi, un'atrofia della mente in certe posizioni.
C'è una fede che si arricchisce dei concetti della ragione, e c'è una ragione che si arricchisce dei doni della fede.
Grazia e azione devono restare unite. Non c'è fede senza opera buona, come non c'è opera buona senza fede.
Credo nel cristianesimo come credo che il sole è sorto. Non solo perché lo vedo, ma perché da esso vedo tutto il resto"
La fede è un cieco che dona degli occhi alla speranza.
Una fede che non può sopravvivere alla collisione con la verità non lascia molti rimpianti.
Nessun raggio di sole va perduto, ma il germoglio che esso risveglia ha bisogno di tempo per spuntare. Non sempre è concesso al seminatore di partecipare al raccolto. Ogni opera che abbia valore è frutto di fede.