I saggi non sono curiosi.
Rimproveriamo alla gente di parlare di sé; ma è l'argomento che sa trattare meglio.
L'opinione degli altri non vale il sacrificio di uno solo dei nostri desideri.
Un popolo esiste soltanto in virtù della coscienza che ha della propria esistenza. Ci sono trecento milioni di cinesi; ma non lo sanno. Finché non si saranno contati, non conteranno.
Il lavoro è un'ottima cosa per l'uomo: lo distrae dalla sua vita, gli impedisce di vedere quell'altro essere che è sé stesso e che gli rende spaventosa la solitudine.
Il saggio che si è adattato alle necessità sa meglio spartire con gli altri che prendere tutto per se; nell'autosufficienza ha trovato un tesoro così grande.
Non è saggio chi sa molte cose, ma chi sa cose utili.
Quelli che appaiono saggi in mezzo agli stupidi, in mezzo ai saggi appaiono stupidi.
Un uomo che non possiede che massime è come un ciclope il cui unico occhio è posto dietro al capo.
La saggezza altro non è che il buon senso, ovvero l'esatta conoscenza delle cose della vita, laddove l'idealismo rappresenta l'irresistibile voglia di credere in un futuro migliore.
Al saggio tutta la Terra é aperta, perché patria di un'anima bella é il mondo intero.
Il silenzio può talvolta fare le veci della saggezza per il povero di spirito e della sapienza per l'ignorante.
Meglio un folle a banchetto che un saggio in guerra.
Il limite estremo della saggezza è ciò che la gente chiama pazzia.
La cosa più saggia che si possa far oggi è tacere.