Io sono nessuno. Nessuno è perfetto.
Non so se ridere o piangere. Nell'incertezza, rido.
Dio c'è. Ma temo sia incazzato.
L'imbecille finisce dove comincia l'eroe.
Abbiamo tutti diritto a un maestro da poter rinnegare.
Signore! Davanti a te sono l'ultimo e il più spregevole dei vermi. Ti prego però, non andare a vantartene subito in giro.
C'è stato un periodo in cui tutto pareva immobile nella sua perfezione, come se il tempo non fosse in movimento ma fissato sulla cartolina di un'estate felice.
A un monaco che seguiva con difficoltà la strada della perfezione, un anziano disse: Chi vuole il miele deve avere il coraggio di affrontare le api.
La perfezione è già presente: ciò che ci allontana da lei è più di tutto la nostra ambizione di raggiungerla.
La perfezione sarebbe raggiunta da chi riuscisse a soffrire il dolore altrui come proprio.
Sforzarsi di raggiungere l'eccellenza ti motiva, sforzarsi di raggiungere la perfezione è demoralizzante.
La sola cosa che separa ciascuno di noi dall'eccellenza è la paura, e l'opposto della paura è la fede. Io sto attento a non confondere l'eccellenza con la perfezione. L'eccellenza posso raggiungerla, la perfezione è affare di Dio.
Via via che la logica si perfeziona, diminuisce il numero delle cose che si possono dimostrare.
Un mondo che nessuno ha ancora saputo ricreare con tale perfezione.
Nulla riesce altrettanto perfetto, quanto ciò che è organizzato dalla logica dorata dell'amore.
La perfezione non è essere perfetti, ma tendere continuamente ad essa.